Interventi

Il termine “lifting delle mani” è stato oggi rivisitato.
E’ tornato in auge sia per i maschi che per le femmine.

Serve per dare “ripienezza” a mani un tempo turgide ed ora scheletriche e, nel contempo, per alleviare le macchie da senescenza.

Con esso si intende la pratica di eseguire un lipofilling (o, meglio, una lipostruttura, vedi il paragrafo “filler” nei capitoli "viso e capelli" e/o "rughe") della cute del dorso delle mani, iniettando del grasso sottopelle e sopra le guaine tendinee.
Il grasso è prelevato dall’addome e dai fianchi o dalle ginocchia dello stesso paziente, trattato con centrifugazione, purificato e poi iniettato sottocute nelle mani. 

(La tecnica della Lipostruttura, ben codificata dal dr. Sidney Coleman, è già descritta in altri paragrafi.)

Importa sottolineare che l’effetto “lifting” è proprio mediato dalle cellule staminali mesenchimali adulte, di cui il tessuto adiposo così preparato è ricco, che ristrutturano la pelle del dorso delle mani facendola apparire più tonica e di colorito più luminoso.

[(ps) Chi ha esperienza di lipostruttura secondo la tecnica originale di Coleman, sa che quando la si pratica sul viso si ottengono effetti strepitosi come la scomparsa della couperose. In pratica, lo stesso accade per la cute delle mani.]

La procedura di lifting delle mani richiede due tempi. Il primo tempo  consiste nel prelievo del grasso dal paziente, nella preparazione del grasso per concentrarlo, e nella successiva iniezione nelle mani del grasso e delle cellule staminali mesenchimali adulte (in esso contenute e concentrate): non è presente dolore. Invece, il secondo tempo si svolge dopo qualche giorno nello studio del medico specialista, per completare il protocollo di lifting delle mani ed il progetto di ringiovanimento delle mani stesse.

Il primo tempo ha una durata di 2 ore (compreso il tempo di lipoaspirazione per prelevare il grasso per la lipostruttura). Non si avverte dolore, perchè tutto viene eseguito in anestesia locale e sedazione

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Non dimentichiamo, inoltre, che la BIOSTIMOLAZIONE completa il progetto di LIFTING delle MANI.

Spesso non ci accorgiamo di trascurare la cura anti-invecchiamento delle mani quando, per esempio, andiamo in automobile od in bicicletta, quando passeggiamo o quando lavoriamo (anche in un ufficio) esposti al sole.

Ringiovanire la cute delle mani (come per il resto del corpo) vuol dire, infatti, intervenire sull'invecchiamento biologico e su quello da luce solare (photoaging, fotoinvecchiamento), consigliando nel primo caso una dieta ricca di frutta e verdura per potenziare le nostre risposte biologiche e consigliando, nel secondo caso, un'accurata protezione solare (soprattutto per le pelli più chiare) come pure di rinunciare all'esposizione "anarchica e senza regole" a lampade abbronzanti.

Ringiovanire la cute vuol dire, successivamente, consigliare l'assunzione per bocca dei precursori alimentari specifici e degli oligoelementi (i minerali) che aumentino il "pool" di sostanze disponibili al  quale il nostro organismo può attingere per il suo metabolismo (è la cosiddetta "endofarmacologia" o "nutriceutica").

Ringiovanire la cute vuol dire, anche, praticare microiniezioni intradermiche ("sottopelle") di fattori di crescita di origine piastrinica ed estratti placentari (ricchi di polidesossiribonucleotide), per potenziare sempre di più le capacità riparative e rigeneranti della cute danneggiata dall'invecchiamento.

Ringiovanire la cute vuol dire, alla fine, recuperare il microcircolo, ridurre lo strato corneo con dei PEELINGS specifici, eliminare le macchie ove possibile, stimolare la neoformazione di collagene e di elastina ad opera dei fibroblasti, reidratare, immettere direttamente nel derma cutaneo con microiniezioni sia sostanze antiossidanti che vitamine che aminoacidi.
[Gli AMINOACIDI sono i mattoni con cui sono sintetizzate le proteine (il collagene, e ce ne sono di diversi tipi, è una proteina, ed è la proteina strutturale della nostra pelle assieme ad un'altra proteina detta elastina. Entrambe queste proteine danno sostegno e tono alla nostra cute).
Le VITAMINE sono i coenzimi indispensabili al funzionamento degli enzimi (che, come muratori, devono "mettere assieme" gli aminoacidi per sintetizzare le proteine).]

L'iniezione intradermica ("sottopelle") di aminoacidi e vitamine stimola i fibroblasti cutanei, e ciò viene espresso con il termine di BIOSTIMOLAZIONE o di BIORIVITALIZZAZIONE.

 Anche l'ACIDO JALURONICO, nelle sue nuove formulazioni, può contribuire alla biostimolazione ed al ringiovanimento delle mani, ma la sua durata (seppure da considerarsi nel termine di sei-otto mesi) non è certamente paragonabile alla durata (praticamente "permanente") di un autotrapianto di grasso e di cellule staminali mesenchimali adulte eseguito con la tecnica della lipostruttura di Coleman.

Ad essa sono associati trattamenti non invasivi come la carbossiterapia (cioè l’iniezione sottocutanea di anidride carbonica “medicale” che favorisce la liberazione dell’ossigeno dall’emoglobina, e provoca perciò una migliore ossigenazione dei tessuti assieme ad un rinnovamento cellulare ) che, associata a peelings di diverso tipo ed all’iniezione sottocutanea (intradermica) di amminoacidi e vitamine, determina una sorta di LIFTING.

Tutto questo, assieme alla Lipostruttura di Coleman (cioè trapianto autologo di grasso, vale a dire il trapiantare nel sottocute delle mani il grasso prelevato da altri distretti corporei dopo averlo preparato e centrifugato), permette di ottenere un LIFTING delle MANI.

Ricordiamo che si tratta di un LIFTING NON CHIRURGICO che trova la sua spiegazione nella associazione felice e mutuamente potenziante tra l'attivazione dei fibroblasti (le cellule che danno “tono” alla nostra pelle perchè producono collagene ed elastina), il trapianto di cellule staminali mesenchimali adulte (che rinnovano e ristrutturano i tessuti ove sono trapiantate) e la migliore ossigenazione dei tessuti assieme alla rivitalizzazione cellulare: ottenuti (la prima) da peelings aminoacidi e vitamine, (la seconda) dalla lipostruttura di Coleman, e (la terza) dalla carbossiterapia.